L'altra novità riguarda le aliquote di finanziamento dello strumento. Si prevede un bonus-malus a seconda dell'effettivo utilizzo dell'ammortizzatore da parte delle imprese: le aliquote base scendono del 10%, ma salgono - per le imprese che ne faranno uso - del 9% nei primi 12 mesi di cig, del 12% se si va avanti per un altro anno, del 15% dai 24 ai 36 mesi. La misura servirà a disincentivare usi non coerenti ha indicato Poletti. Scompare però la possibilità di ricorrere alla Cassa per le aziende decotte, senza più speranze di rialzare la testa: non si potrà ricorrere alla Cig in caso di cessazione dell'attività.
Novità anche per le aziende che sono tradizionalmente fuori dal perimetro della Cig. I dipendenti delle imprese con almeno 5 dipendenti che non possono ricorrere alla Cig potranno fruire di un sostegno al reddito a carico di un fondo di solidarietà residuale presso l'Inps, fondo che sarà finanziato dalle stesse aziende con un aliquota dello 0,45% del monte salari (0,65% se le imprese hanno piu' di 15 dipendenti). Buone notizie anche per la Naspi: il decreto prevede la proroga della durata massima a 24 mesi anche dopo il 2016.