Dopo la delusione per il rinvio della nuova pensione anticipata flessibile a nuove norme che saranno varate nel 2016, nella Legge di Stabilità è stata comunque fatta una piccola apertura a favore della flessibilità in uscita: si tratta della possibilità di richiedere l’orario dimezzato, dai 63 anni, con contribuzione piena. Uno scivolo “soft”, dunque, che offrirebbe un po’ di riposo agli over 63 senza influire negativamente sulla pensione. Il part time dovrà essere richiesto volontariamente e corrispondere al 50% dell’orario di lavoro. I contributi, invece, verranno versati dall’azienda (o dall’Ente pubblico) al 100%: naturalmente, per compensare i datori di lavoro del versamento in più, gli oneri aggiuntivi sarebbero fiscalizzati. Le risorse per coprire quest’agevolazione ci sarebbero già, da quanto annunciato dai proponenti e dal Ministro Poletti: non si è ancora quantificato il numero dei potenziali richiedenti, ma si ritiene che non sarà eccessivo. Non dimentichiamo, difatti, che, pur essendo piena la contribuzione, con l’orario dimezzato è dimezzata anche la retribuzione. D’altra parte, la categoria degli over 60 in generale, arrivata alla soglia di età dopo decenni di lavoro, ovviamente ha più difficoltà, rispetto alle categorie più giovani, nell’espletare le proprie mansioni, specie nei settori più faticosi: la Riforma Fornero ha innalzato i requisiti di età e contribuzione in maniera troppo rigida, e non commisurata alle reali condizioni in cui si può trovare un soggetto dopo i 60 anni.
Requisiti pensione di vecchiaia 2016 I requisiti per potersi pensionare nel 2016 sono, infatti: –Dipendenti privati: 66 anni + 7 mesi (uomini)e 65 anni +7 mesi (donne); –Dipendenti pubblici: 66 anni + 7 mesi (uomini e donne); –Lavoratori autonomi: 66 anni + 7 mesi (uomini) 66 anni +1 mese (donne). Il requisito di contribuzione è pari a 20 anni, esclusi i casi di chi può fruire della Deroga Amato con 15 anni di contributi. Requisiti pensione anticipata 2016 I parametri previsti per la pensione anticipata, basata solo sui contributi versati, è invece di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi sulle donne. Dalla Legge di Stabilità è sparita la famosa quota 41, cioè la possibilità per i precoci di pensionarsi con 41 anni di contributi. Opzione Donna 2016 La Legge di Stabilità ha invece confermato la proroga dell’Opzione Donna, per chi ha maturato i requisiti di età e contribuzione entro il 2015, e dunque potrà pensionarsi nel 2016. Ricordiamo che i requisiti sono 57 anni e 3 mesi d’età per le dipendenti e 58 anni e 3 mesi per le autonome, con 35 anni di contributi. Dalla maturazione dei requisiti alla liquidazione degli assegni deve trascorrere una finestra di 12 mesi per le dipendenti e di 18 per le autonome (si applica la vecchia normativa del 2010, difatti, poiché la pensione opzione donna è considerata una pensione di anzianità). Salvaguardia 2016 Nella Legge di Stabilità sarà inclusa anche la Settima Salvaguardia: da quanto è stato annunciato, riguarderà circa 26.000 soggetti, appartenenti alla platea delle precedenti salvaguardie, con in aggiunta i disoccupati dell’edilizia e i lavoratori in mobilità da aziende fallite.